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Member Group:Inquisitore supremo
Member Title:Mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza, così non potrà mai essere la tua debolezza. Fanne un'armatura, e non potrà mai essere usata contro di te.
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Citazione
Una persona è i libri che ha letto, la pittura che ha visto, la musica ascoltata e dimenticata, le strade percorse.
Una persona è la propria infanzia, la sua famiglia, vari amici, qualche amore, abbastanza seccatori. Una persona è una somma abbassata da infinite sottrazioni.

(Sergio Pitol)



Citazione
Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo.

(V per Vendetta)



Citazione
Qualcosa luccicò nell'aria e finì rimbalzando sui gradini, tra i suoi piedi.
Ian trasalì, colto di sorpresa, e guardò giù. Vide un oggetto piccolo, lucido, d'oro. Era un anello nobiliare da uomo.
L'anello del Falco d'argento.
Ian si voltò di scatto alla sua sinistra per trovare Guillaume de Ponthieu in piedi sui gradini della chiesa. Non l'aveva sentito arrivare.
Il conte lo scrutò dall'altro, tetro, col volto duro. "Non farmene pentire" minacciò.
Senza parole per rispondere, Ian raccolse l'anello e vide che la mano gli tremava. Non lo infilò al dito ma lo strinse nel pungo e lo circondò anche con l'altra mano. Portò entrambe al viso e vi premette contro le labbra, chiudendo gli occhi.
Il tremito adesso lo aveva afferrato anche dentro e Ian sentì le lacrime pungere come aghi contre le pelpebre serrate. Non aveva più pensieri in testa: solo un tumulto confuso di sentimenti che lo stava sopraffacendo.
"Alzati". Ponthieu aveva disceso i gradini per incamminarsi sulla terra battuta. "Va' a raccogliere le tue cose, se ne hai. Voglio andarmene da qui. Se ci sarà la luna, viaggeremo anche di notte".
Ian riaprì gli occhi a quell'ordine secco, che però sapeva di perdono ed era il regalo più grande che avrebbe mai potuto ricevere. "Grazie" mormorò, con un nodo in gola che gli impediva di dire qualsiasi altra parola.
Ponthieu si voltò indietro. "Non ti aspettare che io uccida il vitello grasso per il ritorno del figliol prodigo" ammonì. "L'avevo già fatto per un altro fratello che poi mi ha tradito, non ripeterò lo stesso errore".
La voce vibrò sulle ultime frasi, e per la prima volta rivelò tra le righe stanchezza, dolore e angoscia.
Ian capì che quei mesi non erano stati lunghi solo per lui.
"Io non sono Jean e non sono nemmeno il diavolo" disse piano.
Ponthieu tacque e distolse gli occhi, ma poi annuì lentamente.
"Mettimi alla prova. Morirò piuttosto che mancare ancora alla tua fiducia" proseguì Ian e quella frase gli venne dal più profondo dell'animo.
L'espressione dura abbandonò lentamente l'espressione di Ponthieu per lasciare spazio solo alla fatica di una lotta difficile, arrivata al suo epilogo.
Il conte lasciò rilassare le spalle con un sospiro. "Andiamo a casa".

(Hyperversum - Il Cavaliere del Tempo)